A chi gli chiese in quale parte politica si riconoscesse, Umberto Saba rispose: “Io sono del partito degli psicoanalisti”. Erano passati alcuni anni dalla sua adesione al Partito Comunista, dalla delusione per la sconfitta del 1948 e un quarto di secolo dalla sua esperienza di analisi con Edoardo Weiss.
Non scambiò quell’inedito partito per un usuale territorio ideologico, altrimenti avrebbe detto “della psicanalisi”, non “degli psicanalisti” …
Se oggi lo chiedessero a me, credo che risponderei: “Del partito in cui ci siano più donne che uomini”.