13. ASSICURAZIONI GENERALI

La psicanalisi ci assicura che non ci sono parole dette o udite che non siano sintomatiche, cioè che non facciano segno di insufficienza.

Questo perché, come Achille può solo superare la tartaruga ma non raggiungerla, così abbiamo imparato “il parlare” e desiderato “Lalingua”, per aver mancato la presa sul desiderio della nutrice. Le parole sono nate e si sono organizzate intorno a uno scacco e una mancanza. Senza eccezioni.

Non mancano a questo punto corollari. Per esempio che ha torto l’ultimo Husserl quando pone nel soggetto di ogni possibile fenomenologia, e pertanto dell’epochè, un alter ego, così facendo di tale soggetto un sistema chiuso, invece di porre un Altro radicalmente altro che ne assicurerebbe l’apertura all’indefinito linguistico come luogo proprio di una epochè.

Oppure che va tenuta distinta la verità, che risponde al criterio del non bastare mai (non bastare mai oltre la plausabilità), dalla certezza che invece risponde al criterio del tanto quanto basta per decidere plausibilmente.

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